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Tra le 15 richieste avanzate dagli investitori una revisione dell’uso della plastica da parte della compagnia e indagini sui salari del personale. Il consiglio di amministrazione ha raccomandato agli azionisti di votare contro.
Gli azionisti di Amazon hanno rifiutato 15 risoluzioni, proposte dagli investitori, per migliorare l’impatto ambientale della compagnia, così come le condizioni dei lavoratori. Alcune di queste includevano la richiesta di verificare e produrre report sulla salute e la sicurezza del personale e una revisione dell’uso della plastica da parte della compagnia. Tuttavia, il consiglio di amministrazione di Amazon ha raccomandato agli azionisti di votare contro ogni mozione.
In base alle dichiarazioni della compagnia di Jeff Bezos, riportate dal Guardian, Amazon avrebbe sostenuto di aver già agito per affrontare le questioni sollevate dagli investitori. Così, gli azionisti hanno rifiutato di accettare nuove proposte a tutela dei diritti dei lavoratori e su altri temi sociali, spinti dal consiglio di amministrazione e dal 12,7% dei voti controllati direttamente da Bezos.
Nel dettaglio, una delle proposte, arrivate dal gruppo di investimento Tulipshare, chiedeva ad Amazon di condurre indagini indipendenti sui salari e sulle condizioni di lavoro dei magazzinieri. Un tema questo, al centro di numerose e drammatiche inchieste, come alcune condotte da Forbes, in cui sono state denunciate violazioni degli standard di sicurezza sul lavoro, pause per andare in bagno limitate e con limiti temporali che influiscono negativamente sulla valutazione del dipendente se sforate e una costante diminuzione dei salari.
Inoltre il tema della sicurezza e delle condizioni di lavoro per i dipendenti Amazon riguarda anche il personale di consegna. È del 24 maggio la notizia, riportata dalla Cnbc, che una persona su cinque che compie consegne per la compagnia ha sofferto di diversi e multipli infortuni sul lavoro. L’articolo parla letteralmente di una “crisi degli infortuni in aumento”, che va ad aggiungersi al più volte citato scandalo relativo alla necessità di urinare in bottiglie di plastica per rientrare nelle tempistiche di consegna stabilite dagli algoritmi che regolano il settore.
Sebbene le risoluzioni degli investitori non siano vincolanti, spesso le aziende intraprendono qualche forma di azione se ricevono il sostegno di almeno un 30% o 40% degli azionisti. In questo caso, nonostante il rifiuto, Amazon non ha ancora reso noto l’esito completo della votazione o la percentuale con cui le proposte sono state respinte. Pertanto, se il consenso dovesse essere stato alto, gli investitori potranno avere un certo spazio di azione per continuare a sostenere migliori condizioni di lavoro e una maggiore attenzione ambientale da parte di Amazon.
Inoltre, il numero record di 15 risoluzioni rivela due dati importanti. Da una parte, la crescita degli investimenti basati sulla governance ambientale, sociale e aziendale (Esg), che sta spingendo un numero sempre più alto di azionisti a richiedere una maggiore responsabilità da parte delle aziende. Dall’altra, l’efficacia delle misure prese dal presidente statunitense Joe Biden per cambiare i regolamenti delle autorità di regolamentazione del mercato, che hanno reso più facile per gli investitori il presentare risoluzioni alle aziende e più difficile per le società il convincere le authority di non sottoporre le risoluzioni al voto degli azionisti.
Fonte: wired.it