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Decreto lavoro 2023: ecco quali sono le novità in tema di salute e sicurezza
Diverse novità hanno preso forma nel mondo del lavoro e delle politiche sociali con l’introduzione del nuovo Decreto Lavoro 2023 che sancisce, tra le altre cose, nuove disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro, infortuni e controlli ispettivi, ampliando la tutela contro gli infortuni per studenti e lavoratori della scuola. Tra i punti salienti del Decreto c’è sicuramente l’istituzione, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di un Fondo appositamente dedicato ai familiari degli studenti vittime di infortuni durante le attività formative e durante i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), rafforzato grazie all’incremento di 5 milioni di euro derivanti dalla legge di conversione. Un’altra importante novità riguarda l’obbligo, per i datori di lavoro, di nominare un medico competente, se richiesto dalla valutazione dei rischi. Un importante passo in avanti per assicurare la salute e il benessere dei lavoratori: il medico svolge un ruolo fondamentale nel monitorare lo stato di salute dei dipendenti esposti a specifici rischi professionali. La nuova normativa, prevede che il medico competente, per formulare il giudizio di idoneità, abbia la facoltà di richiedere la copia della cartella sanitaria del dipendente, relativa al suo precedente rapporto di lavoro: una disposizione pensata con l’espressa volontà di garantire una migliore conoscenza dello stato di salute del lavoratore, consentendo così una valutazione più approfondita dei rischi a cui potrebbe essere esposto svolgendo le sue mansioni. Spazio anche alla tutela dei lavoratori autonomi, forse una delle novità più interessanti dell’intero impianto normativo visto che, anche questa categoria, che spesso si trova a operare in contesti a rischio, avrà una maggiore protezione: i lavoratori autonomi saranno soggetti a misure di tutela paragonabili a quelle dei lavoratori dipendenti. Tra le deroghe introdotte dal Decreto Lavoro 2023 c’è anche quella relativa al lavoro agile, stabilendo che i soggetti fragili e i genitori di figli minori di 14 anni potranno richiedere di svolgere la prestazione lavorativa in modalità smart working fino al 31 dicembre 2023. Le novità però non interessano solo i lavoratori, dipendenti o autonomi che siano: la nuova legge prevede per i datori di lavoro un obbligo di formazione specifica nel caso utilizzino attrezzature di lavoro per lo svolgimento delle attività professionali (di cui all’articolo 71). Una formazione, questa, ritenuta dal legislatore essenziale per garantire la sicurezza dei lavoratori e ridurre il rischio di incidenti sui luoghi di lavoro; in caso di inosservanza di questa disposizione da parte dei titolari, sono previste apposite sanzioni. Altro aspetto rilevante del Decreto Lavoro 2023 riguarda le disposizioni in materia di condivisione dei dati per il rafforzamento della programmazione dell’attività ispettiva e di vigilanza: queste mirano a rendere non solo più efficienti ma anche più efficaci i controlli ispettivi, in modo che le autorità competenti possano intervenire tempestivamente in caso di potenziali violazioni delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro. Le nuove disposizioni, introdotte con il Decreto Lavoro 2023, rappresentano un importante passo avanti, non solo per la tutela dei lavoratori contro gli infortuni sui luoghi di lavoro ma anche per una più efficiente attività ispettiva: un impegno per promuovere condizioni lavorative più salubri e sicure per tutti i cittadini.
Fonte: quotidiano.net