- Telemarketing scorretto: nuova sanzione Garante
- Sicurezza sul lavoro: la Spider di Covo presenta il suo nuovo dispositivo salvavita
- Infortuni sul lavoro, cosa deve cambiare in materia di sicurezza?
- Lavoro nero e stranieri senza permesso: aziende sospese e multe per 70mila euro
- “Salute e sicurezza… insieme!”, nuova iniziativa interministeriale rivolta alle scuole
- Garante privacy, oscurare i dati non basta. Principi per l’anonimizzazione
- Gdpr, le nuove sanzioni per le violazioni della privacy
- Privacy: è titolare del trattamento il soggetto che ha a disposizione i dati e può gestirli
- Spiegare la privacy con i film: prendiamo esempio dagli aerei
- La privacy nell’era della sostenibilità: “Coinvolgere i Dpo nei comitati pubblici e privati”
- Roma, sottoscritto un protocollo d’intesa tra Dipartimento dei Vigili del fuoco e INAIL
- Sicurezza sul lavoro. Con l’aumento dei lavoratori anziani serve una valutazione dei rischi specifica per età
- Morti sul lavoro, edilizia e agricoltura i settori più a rischio
- Sms promozionali senza consenso: sanzionato un ateneo telematico
- Contatti elettrici scoperti e altre violazioni della sicurezza, azienda sospesa
- Decreto lavoro 2023: ecco quali sono le novità in tema di salute e sicurezza
- Lavoro: il dipendente ha diritto di accedere ai dati sulla geolocalizzazione
- Tlc: sim intestate a utente ignaro, il Garante multa una società per 90mila euro
- Sanità: decalogo del Garante Privacy sull’uso dell’intelligenza artificiale
- Come ottimizzare lo stoccaggio delle merci nell’agroalimentare
Come gestire i rischi derivanti da agenti cancerogeni sul lavoro
Secondo le stime il cancro costituisce la principale causa di morte associata all’attività lavorativa nell’UE. Gran parte dei cancri è attribuibile all’esposizione ad agenti cancerogeni nell’ambiente di lavoro. In quanto firmataria della tabella di marcia sugli agenti cancerogeni, l’EU-OSHA è impegnata a sensibilizzare a questi rischi.
Scheda informativa: agenti cancerogeni al lavoro
Questa scheda informativa, sviluppata congiuntamente da tutti i partner della Roadmap sugli agenti cancerogeni, fornisce una concisa consulenza pratica per evitare i rischi derivanti dagli agenti cancerogeni sul luogo di lavoro. Progettato come documento di riferimento rapido per l’uso quotidiano, inizia definendo agenti cancerogeni professionali e delineando i rischi che rappresentano.
Copre quindi i requisiti legali specifici come la valutazione del rischio, la gerarchia delle misure di prevenzione applicate agli agenti cancerogeni e i limiti di esposizione professionale. Fornisce inoltre informazioni sulle misure di manutenzione e incidenti e su come riconoscere i lavoratori particolarmente a rischio.
Esistono collegamenti a strumenti utili, indicazioni e informazioni sulla tabella di marcia sugli agenti cancerogeni: tutto ciò di cui hai bisogno per gestire i rischi derivanti dagli agenti cancerogeni sul lavoro.
Punti chiave
- Un agente cancerogeno è una sostanza che è in grado di causare, aggravare o promuovere il cancro nell’uomo o negli animali. Alcuni agenti cancerogeni possono essere inalati, altri possono entrare attraverso la pelle o le mucose. Definizioni più dettagliate sono incluse nel Direttiva europea e legislazione nazionale.
- Non tutte le esposizioni ad agenti cancerogeni portano inevitabilmente al cancro: alcuni agiscono a seguito di alto livello, esposizione prolungata, mentre altri agiscono a livelli inferiori e a seguito di periodi di esposizione più brevi.
- Ci sono un certo numero di agenti cancerogeni a cui lavoratori possono essere esposti. Tra le sostanze cancerogene più comunemente note sul lavoro troviamo l’amianto, il radon, alcuni pesticidi, arsenico e fumo di tabacco
- Molti degli agenti cancerogeni a cui i lavoratori sono più frequentemente esposti sono generati dai processi di lavoro. Esempi includono gas di scarico diesel, fumi di saldatura, polvere di silice cristallina e polvere di legno duro. Sostanze cancerogene possono anche essere presente nelle materie prime (incluse impurità), prodotti intermedi, prodotti o sottoprodotti.
- Gli effetti dell’esposizione alle sostanze cancerogene possono verificarsi molto tempo dopo l’esposizione
- Ai sensi della legislazione dell’UE, misure particolarmente rigorose – oltre a quelle richieste per altre pericolose sostanze – devono essere prese dai datori di lavoro per prevenire i danni: eliminare l’esposizione o dove non lo è possibile la rigorosa sostituzione, mantenendo l’agente cancerogeno in un sistema chiuso, registrando esposizioni e più rigorosi requisiti di informazione e documentazione.
- Eventuali disposizioni dettagliate per la gestione della sicurezza e della salute sul lavoro (SSL) delle sostanze cancerogene, sono stabilite nelle normative nazionali. Si raccomanda quindi vivamente di richiedere il chiarimento dei requisiti nazionali
Eu-Osha – Infosheet: Carcinogens at Work (eng)
Fonte: puntosicuro.it