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Lavoro nero e stranieri senza permesso: aziende sospese e multe per 70mila euro

Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Bologna  e del Comando Provinciale, nel corso di ispezioni per la verifica del rispetto delle leggi in materia di lavoro, hanno controllato diverse aziende del territorio.

Tra lavoratori in nero e impiego irregolare di cittadini stranieri , 7 datori di lavoro sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna.

Le attività sospese, sia per la presenza di lavoratori in “nero”, sia per gravi violazioni relative alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, sono 5 sulle 7 controllate.

Sanzioni per 70mila euro a Bologna e provincia 

Tra multe e sanzioni, per 70.000 euro, a Bologna sono state sospese alcune attività a Bologna.

I militari del NIL (Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro) nel corso dei controlli a negozi e attività, gestite da imprenditori cinesi, è hanno accertato l’impiego di 6 lavoratori senza la obbligatoria formazione in materia di sicurezza e dei rischi presenti sui luoghi di lavoro.

Per una delle due attività, inoltre, è stata riscontrata anche la mancanza della redazione del documento di valutazione dei rischi previsto dall’art. 29 D.lgs81/2008. In relazione a quest’ultima violazione è stato applicato il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale.

Un ulteriore provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale è stato disposto nei confronti di un imprenditore di nazionalità bengalese, per aver omesso, anche in questo caso, l’elaborazione del documento di valutazione dei rischi, in relazione alla attività di rivendita carni. Elevate sanzioni/ammende per circa 30.000 euro.

A Sasso Marconi, all’interno di un’azienda agricola, è stato riscontrato l’impiego di tre braccianti, privi di idoneità sanitaria, in quanto non sottoposti a preventiva visita medica e privi di formazione specifica in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

A San Giovanni in Persiceto sono state controllate due pizzerie/rosticcerie, presso le quali veniva riscontra la mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi e pertanto, in entrambi i casi, è stato applicato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

A Imola, nel corso di ispezione ad attività di ristorazione, hanno riscontrato l’impiego da parte di imprenditore di nazionalità turca, di un lavoratore connazionale “in nero”, privo di contratto e privo di permesso di soggiorno. Per tali ragioni, è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale e il titolare dell’azienda veniva denunciato all’ A.G. per violazione delle disposizioni riguardanti l’impiego di stranieri in ambito
lavorativo.

Fonte: bolognatoday.it

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