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Pagare tasse, multe e bolli? Basta fare file, ora si fa tutto dallo smartphone

La Startup italiana che innova la burocrazia

Pagare tasse, multe, bolli e servizi amministrativi diventa molto più semplice e veloce, tutto via Smartphone. Satispay, l’App di Mobile payment frutto del lavoro e dell’omonima Start up di un Team di giovani italiani, entra a fare parte di PagoPA, il sistema unico di pagamento della Pubblica Amministrazione, che permette ai cittadini di pagare online i servizi pubblici, dalle tasse al bollo dell’auto ai ticket sanitari, in modo pratico e senza fare code agli sportelli. Per pagare con Satispay i servizi di pubblica amministrazione, dalla pagina di calcolo del totale dell’importo basterà selezionare Satispay come metodo di pagamento e inserire nella maschera che si aprirà il proprio numero di cellulare; immediatamente arriverà una notifica all’App Satispay installata sul proprio Smartphone, per completare in pochi istanti il pagamento di cui si riceve immediata ricevuta via email.

Per il 2017, i costi sostenuti dal contribuente per ogni singola operazione saranno a carico di Satispay, mentre a partire dal 2018 le commissioni saranno pari a 0,20 euro per i pagamenti superiori a 10 euro, e zero per importi inferiori. «Ma il valore del pagamento con Satispay va ben oltre e si esprime soprattutto nella massima semplicità e velocità con cui il cittadino può adempiere ai suoi obblighi» rileva Alberto Dalmasso, amministratore delegato di Satispay, che sottolinea: «Satispay è nata con l’obiettivo preciso di cambiare le abitudini quotidiane di pagamento delle persone, facilitando loro la vita e generando risparmi soprattutto in termini di tempo».

I pagamenti dei servizi pubblici con PagoPA

Il nuovo accordo tra PagoPA e Satispay entra a far parte del quadro più ampio del Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione, il programma di indirizzo strategico ed economico destinato a tutta la PA, che accompagna la trasformazione digitale del Paese. Adottato già da migliaia di pubbliche amministrazioni, banche, poste, istituti di credito e privati, PagoPA permette al cittadino di pagare i servizi pubblici comodamente a distanza, attraverso le nuove tecnologie, assicurandosi diversi vantaggi, come la conoscenza in anticipo del costo dell’operazione e l’ottenimento della ricevuta di pagamento per attestare l’avvenuto versamento, che viene contabilizzato in tempo reale, dando immediata visibilità all’ente beneficiario.

«Fin dall’inizio, quando ancora non eravamo presenti nei supermercati o in negozi di Brand famosi» spiega Dalmasso, «il Team per la Trasformazione Digitale ha riconosciuto in Satispay uno degli strumenti capaci di contribuire al progetto strategico di digitalizzazione del Paese. E la possibilità di essere parte di PagoPa ci permette di consegnare nelle mani dei cittadini un servizio efficiente, che semplifica notevolmente la gestione dei pagamenti con il settore pubblico». Oggi gli utenti attivi del servizio Satispay sono 220mila, e i negozi in cui si può pagare con l’App dedicata sono più di 27mila in tutta Italia.

La crescita del Mobile payment in Italia

Il Mobile payment, del resto, vale a dire l’acquisto di prodotti e servizi tramite Smartphone, sia a distanza attraverso App e siti web, sia utilizzando il cellulare per i cosiddetti “pagamenti di prossimità”, all’interno o nelle vicinanze del punto vendita (come con tecnologia Nfc, QR code e geo-localizzazione), nell’ultimo anno è cresciuto del 63% in tutto il Paese, e ha raggiunto i 3,9 miliardi di euro di transato. Crescono anche i pagamenti di bollette e bollettini, arrivando a oltre 115 milioni pagati tramite i Mobile Wallet (escludendo i pagamenti da Mobile Banking), inquadrando il codice 2d con lo Smartphone (+54% rispetto al 2015).

Raddoppiano i pagamenti da cellulare legati ai trasporti (biglietti del bus, pagamento delle soste, taxi e car/bike sharing), raggiungendo i 90 milioni di euro (+97%). In particolare, grazie alla crescita dell’offerta di questi servizi, nel 2016 sono stati acquistati oltre 8 milioni di biglietti, pagate quasi 7 milioni di soste e oltre 10 milioni di corse di car sharing. Anche il settore dei Taxi conta oggi quasi 4,5 milioni di euro pagati tramite Smartphone.

L’evoluzione e le prospettive del settore

I sistemi e le App di Mobile payment sono ormai numerosissimi, in Italia e nel mondo, e tra i più noti e diffusi ci sono quelli dei colossi dell’Hi-tech, come Google Wallet ed ApplePay, mentre all’estero, e soprattutto negli Stati Uniti, si stanno affermando anche soluzioni come Lemon Wallet e Dwolla. Molte altre applicazioni del settore, seppure facilmente disponibili e a portata di Smartphone, non riescono a raggiungere una diffusione e una massa critica tale da fare breccia sul mercato, e per ora restano operative con diffusioni limitate.

Questi servizi di Mobile Remote Payment in Italia hanno un valore medio della transazione ancora molto basso, ma una frequenza di utilizzo sempre più alta e interessante: hanno il merito di abbattere progressivamente le barriere all’utilizzo del cellulare da parte degli utenti, e di fare da traino anche agli altri servizi di Mobile Payment ed eCommerce. Si stima che nei prossimi tre anni la frequenza di utilizzo aumenterà ulteriormente, e che nel 2019 il transato di Mobile Remote Payment raddoppierà raggiungendo un miliardo di euro.

L’obiettivo di servizi sempre più evoluti

L’evoluzione del settore passa inoltre anche attraverso l’utilizzo dello Smartphone come strumento di accettazione: a fine 2016 si contavano in Italia circa 85mila Mobile Pos a livello commerciale (+21%, erano 70 nel 2015). Cresce il transato, che raggiunge gli 800 milioni di euro (+75% rispetto al 2015), a dimostrazione che chi lo ha provato ne è rimasto soddisfatto e lo utilizza sempre più spesso.

Il transato annuo per ogni singolo Mobile Pos si attesta sopra i 9.500 euro, in crescita rispetto ai 7mila euro scarsi del 2015. Se l’offerta evolverà verso sistemi di Pos più evoluti, ad esempio con integrazione di servizi di Couponing e gestione del magazzino, nei prossimi tre anni i Mobile Pos attivi arriveranno a transare tra gli 1,2 e gli 1,6 miliardi di euro l’anno. E nuovi servizi sempre più evoluti permetteranno un’ulteriore crescita e diffusione di tutto il sistema.


Fonte: corriere.it

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