- Telemarketing scorretto: nuova sanzione Garante
- Sicurezza sul lavoro: la Spider di Covo presenta il suo nuovo dispositivo salvavita
- Infortuni sul lavoro, cosa deve cambiare in materia di sicurezza?
- Lavoro nero e stranieri senza permesso: aziende sospese e multe per 70mila euro
- “Salute e sicurezza… insieme!”, nuova iniziativa interministeriale rivolta alle scuole
- Garante privacy, oscurare i dati non basta. Principi per l’anonimizzazione
- Gdpr, le nuove sanzioni per le violazioni della privacy
- Privacy: è titolare del trattamento il soggetto che ha a disposizione i dati e può gestirli
- Spiegare la privacy con i film: prendiamo esempio dagli aerei
- La privacy nell’era della sostenibilità: “Coinvolgere i Dpo nei comitati pubblici e privati”
- Roma, sottoscritto un protocollo d’intesa tra Dipartimento dei Vigili del fuoco e INAIL
- Sicurezza sul lavoro. Con l’aumento dei lavoratori anziani serve una valutazione dei rischi specifica per età
- Morti sul lavoro, edilizia e agricoltura i settori più a rischio
- Sms promozionali senza consenso: sanzionato un ateneo telematico
- Contatti elettrici scoperti e altre violazioni della sicurezza, azienda sospesa
- Decreto lavoro 2023: ecco quali sono le novità in tema di salute e sicurezza
- Lavoro: il dipendente ha diritto di accedere ai dati sulla geolocalizzazione
- Tlc: sim intestate a utente ignaro, il Garante multa una società per 90mila euro
- Sanità: decalogo del Garante Privacy sull’uso dell’intelligenza artificiale
- Come ottimizzare lo stoccaggio delle merci nell’agroalimentare
Vaccinazione dei dipendenti: le FAQ del Garante privacy
Principi generali e focus sugli operatori sanitari
Il datore di lavoro può chiedere ai propri dipendenti di vaccinarsi contro il Covid per accedere ai luoghi di lavoro e per svolgere determinate mansioni, ad esempio in ambito sanitario? Può chiedere al medico competente i nominativi dei dipendenti vaccinati? O chiedere conferma della vaccinazione direttamente ai lavoratori?
A queste domande ha risposto il Garante per la privacy con le Faq pubblicate sul sito www.gpdp.it. L’intento dell’Autorità è quello di fornire indicazioni utili ad imprese, enti e amministrazioni pubbliche affinché possano applicare correttamente la disciplina sulla protezione dei dati personali nel contesto emergenziale, anche al fine di prevenire possibili trattamenti illeciti di dati personali e di evitare inutili costi di gestione o possibili effetti discriminatori.
Nelle Faq è spiegato che il datore di lavoro non può acquisire, neanche con il consenso del dipendente o tramite il medico compente, i nominativi del personale vaccinato o la copia delle certificazioni vaccinali. Ciò non è consentito dalla disciplina in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro né dalle disposizioni sull’emergenza sanitaria. Il consenso del dipendente non può costituire, in questi casi, una condizione di liceità del trattamento dei dati. Il datore di lavoro può, invece, acquisire, in base al quadro normativo vigente, i soli giudizi di idoneità alla mansione specifica redatti dal medico competente.
Il Garante ha chiarito inoltre che – in attesa di un intervento del legislatore nazionale che eventulamente imponga la vaccinazione anti Covid-19 quale condizione per lo svolgimento di determinate professioni, attività lavorative e mansioni – nei casi di esposizione diretta ad “agenti biologici” durante il lavoro, come nel contesto sanitario, si applicano le disposizioni vigenti sulle “misure speciali di protezione” previste per tali ambienti lavorativi (art. 279 del d.lgs. n. 81/2008).
Anche in questi casi, solo il medico competente, nella sua funzione di raccordo tra il sistema sanitario e il contesto lavorativo, può trattare i dati personali relativi alla vaccinazione dei dipendenti. Il datore di lavoro deve quindi limitarsi attuare, sul piano organizzativo, le misure indicate dal medico competente nei casi di giudizio di parziale o temporanea inidoneità.
https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9543615
Fonte: garanteprivacy.it