- Sicurezza sul lavoro, i carabinieri bloccano una ditta edile a Madonna di Campiglio
- L’importanza dell’etichettatura degli alimenti: tutto ciò che c’è da sapere
- Riconoscimento facciale, cosa succede a Clearview AI
- Cybersecurity, cosa cambierà con la Direttiva Nis 2 nell’Ue
- Sicurezza del lavoro: lo stato di fatto post Covid-19
- Sicurezza alimentare e revisione delle Indicazioni Geografiche al centro del Consiglio UE
- Lavoro nero e violazioni HACCP – 33mila € di sanzione a Dolianova
- Garante della privacy sanziona il ministero dell’Interno
- Efsa: relazione 2020 dell’Unione europea sui residui di antiparassitari negli alimenti
- Infortuni e malattie professionali: i dati del primo trimestre 2022
- Data Act e GDPR, prove tecniche di convivenza: novità e punti di contatto
- Tutto sull’HACCP: le regole che i ristoranti devono seguire per la sicurezza di clienti
- Ergonomia: conosciamo le novità della nuova UNI ISO 11228-1:2022
- Accessori di moda virtuali venduti agli avatar: Meta prepara l’ecommerce del suo metaverso
- Sicurezza sul lavoro, entro giugno 700 ispettori in più
- Sequestrati a Brescia 1.500 chili di tonno proveniente dalla Sicilia: violate norme di igiene e tracciabilità
- Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro, in arrivo un testo unico contro le morti: “In aula da fine maggio”
- Gamberi marci e cucine sporche: sequestrati 400kg di pesce nei ristoranti di Milano
- Green pass, mascherine, viaggi e negozi: le nuove regole in arrivo
- Mascherine anche all’aperto e discoteche chiuse, si va verso la mini-proroga
DPO: deve essere un soggetto interno o può essere anche un soggetto esterno? Quali sono le modalità per la sua designazione?
Il ruolo di responsabile della protezione dei dati personali può essere ricoperto da un dipendente del titolare o del responsabile (non in conflitto di interessi) che conosca la realtà operativa in cui avvengono i trattamenti; l’incarico può essere anche affidato a soggetti esterni, a condizione che garantiscano l’effettivo assolvimento dei compiti che il Regolamento (UE) 2016/679 assegna a tale figura.
Il responsabile della protezione dei dati scelto all’interno andrà nominato mediante specifico atto di designazione, mentre quello scelto all’esterno, che dovrà avere le medesime prerogative e tutele di quello interno, dovrà operare in base a un contratto di servizi. Tali atti, da redigere in forma scritta, dovranno indicare espressamente i compiti attribuiti, le risorse assegnate per il loro svolgimento, nonché ogni altra utile informazione in rapporto al contesto di riferimento.
Nell’esecuzione dei propri compiti, il responsabile della protezione dei dati personali (interno o esterno) dovrà ricevere supporto adeguato in termini di risorse finanziarie, infrastrutturali e, ove opportuno, di personale. Il titolare o il responsabile del trattamento che abbia designato un responsabile per la protezione dei dati personali resta comunque pienamente responsabile dell’osservanza della normativa in materia di protezione dei dati e deve essere in grado di dimostrarla (art. 5, par. 2, del Regolamento; v. anche i punti 3.2 e 3.3. delle linee guida sopra richiamate).
I dati di contatto del responsabile designato dovranno essere infine pubblicati dal titolare o responsabile del trattamento. Non è necessario – anche se potrebbe rappresentare una buona prassi – pubblicare anche il nominativo del responsabile della protezione dei dati: spetta al titolare o al responsabile e allo stesso responsabile della protezione dei dati, valutare se, in base alle specifiche circostanze, possa trattarsi di un’informazione utile o necessaria.
Il nominativo del responsabile della protezione dei dati e i relativi dati di contatto vanno invece comunicati all’Autorità di controllo. A tal fine, allo stato, è possibile utilizzare il modello di cui al seguente link:
http://www.gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/7322292