- Calendario Corsi Videoconferenza Novembre – Dicembre 2024
- D.lgs. resilienza dei soggetti critici, ok del Garante ma più tutele per la privacy
- Dal Garante Privacy sanzione di 5mln di euro a un fornitore di luce e gas Agenti porta a porta attivavano contratti non richiesti a clienti ignari
- Calendario Corsi Videoconferenza Settembre – Ottobre 2024
- L’obbligo di impedire l’instaurarsi di prassi di lavoro non sicure
- L’obbligo di Vigilanza del Datore di Lavoro sul comportamento del Preposto
- Telemarketing, dal Garante sanzione di oltre 6 milioni di euro a Eni Plenitude Dei 747 contratti stipulati in una “settimana campione”, 657 sono arrivati da un contatto illecito
- Il tempo di cui l’RSPP deve disporre per poter svolgere i suoi compiti
- GDPR e intelligenza artificiale, il Report della task force europea su ChatGPT
- Concorsi della P.A.: online solo le graduatorie definitive dei vincitori Il Garante sanziona l’INPS per illecita diffusione di dati personali
- Calendario Corsi Videoconferenza Giugno – Luglio 2024
- Telemarketing: dal Garante Privacy sanzioni di 100mila euro a due gestori di energia Telefonate senza consenso e attivazione di contratti non richiesti
- Lavoro: Garante Privacy, il dipendente ha il diritto di accedere ai propri dati Sanzione di 20mila euro ad una banca
- GDPR: L’ importante ruolo del “Referente privacy”
- Pa: trasparenza siti, il Garante Privacy chiede più tutele per i dati personali
- Dossier sanitario: il Garante Privacy sanziona una Asl
- Quando il preposto è ritenuto responsabile dell’infortunio accaduto a un lavoratore
- Trasporti: Garante Privacy, più tutele per i dati degli abbonati Sanzionata un’azienda che aveva raccolto consensi marketing non validi
- Trasporti: Garante Privacy, più tutele per i dati degli abbonati Sanzionata un’azienda che aveva raccolto consensi marketing non validi
- Rischio chimico: chi ha la responsabilità della compilazione delle SDS?
Il regolamento Ue sostituisce il codice di tutela privacy
Nel prossimo futuro la privacy parlerà soprattutto il linguaggio europeo. Il Consiglio dei ministri ieri ha, infatti, approvato in via preliminare un decreto legislativo, messo a punto dal ministero della Giustizia, che manda in soffitta l’attuale codice della riservatezza (il Dlgs 196 del 2003) e lascia campo libero al regolamento Ue 679/2016, che diventerà operativo a partire dal 25 maggio.
Da quella data le nuove regole sulla privacy convivranno con una serie di norme interne ora in vigore e ritenute compatibili con l’impianto europeo. Le disposizioni “sopravvissute” sono state messe in fila dal decreto legislativo approvato ieri. Di fatto, però, dal 25 maggio non ci sarà più un testo unico sulla privacy, ma si dovrà fare riferimento al regolamento e al decreto, nel quale non si può, per i vincoli europei, trasfondere anche il regolamento.
A questo punto ciò che è importante è che si arrivi alla scadenza con la nuova privacy con un quadro legislativo il più possibile chiaro. Il rischio era, infatti, che il regolamento europeo si trovasse fianco a fianco con l’attuale normativa nazionale, parte della quale diventerà obsoleta dopo il 25 maggio.
Proprio per evitare tale confusione, il legislatore italiano ha affidato, con la legge di delegazione europea (la legge 163 del 2017), una delega al Governo per armonizzare le disposizioni nazionali sulla privacy in vigore e quelle europee che verranno. La delega prevedeva l’adozione di uno o più decreti legislativi e, alla fine, è stata scelta la strada di un solo provvedimento attuativo.
Il percorso, però, va completato, perché quello pronunciato ieri da Palazzo Chigi è solo il via libera iniziale, a cui dovranno seguire i pareri del Consiglio di Stato, delle commissioni parlamentari competenti e del Garante della privacy.
L’intero percorso dovrà essere ultimato entro il 19 maggio, perché la delega scade in quella data. A quel punto, tra l’altro, mancheranno pochi giorni al debutto del nuovo sistema della privacy in chiave europea e diventerà opportuno dare agli operatori un tempo congruo per orientarsi con il nuovo quadro legislativo di riferimento.
Sulla procedura pesa, però, la formazione del nuovo Parlamento e delle commissioni permanenti. Sui tempi di costituzione di queste ultime, infatti, non c’è certezza.
Fonte: ilsole24ore.com