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Cellulari al volante, bocciata la proposta di inasprimento delle sanzioni
E’ stata ritenuta “inammissibile” ed “estranea” ai contenuti della manovra ed è stata cancellata. Fallisce in questo modo, a pochi giorni dall’approvazione in commissione Trasporti della Camera, la misura che prevedeva un inasprimento delle multe e la sospensione della patente, già a partire dalla prima multa, per chi utilizza lo smartphone mentre guida.
La proposta della Camera, oltre ad un consistente aumento della sanzione (da un minimo di 161 euro a un massimo di 647, il doppio in caso di recidiva), prevedeva anche la perdita di 10 punti dalla patente (il doppio rispetto agli attuali 5).
Ma uno dei punti fondamentali della proposta riguardava anche il ritiro immediato della patente, già alla prima infrazione, da un minimo di un mese ad un massimo di sei. Secondo Paolo Gandolfi, deputato della commissione Trasporti e secondo firmatario della proposta legislativa, si tratta di “un fatto molto grave”.
“Oggi il Codice stabilisce la sospensione del documento di guida solo alla seconda infrazione nell’arco di due anni”, afferma Gandolfi. “Una norma inapplicabile, perché al momento della contestazione, per l’agente è difficile verificare se nel biennio precedente l’automobilista non sia stato già pizzicato al cellulare. Questo tipo di sanzione quindi, finora, non è un deterrente efficace perché agli italiani più delle multe fa paura perdere subito la patente”.
Secondo quanto rilevato dall’ACI, 3 incidenti su 4 sono provocati alla distrazione che a sua volta è riconducibile, nella maggior parte dei casi, ad un utilizzo dello smartphone mentre si guida.
“Ci avevamo creduto, ci eravamo illusi”, afferma Giordano Biserni, presidente dell’ASAPS. “Ora sarà un ‘liberi tutti’, perché lo sappiamo bene, da addetti ai lavori, che è impossibile trovare un solo utente che abbia subito la sospensione della patente per aver commesso la medesima violazione nel biennio, quella di essere stato sorpreso alla guida con il cellulare in mano. Intanto molti italiani continueranno ad essere campioni olimpici di lancio del cellulare alla vista della pattuglia (di notte non ce n’è neppure bisogno) e campioni del mondo nei ricorsi sistematici (anche quando hanno palesemente torto) ai sempre comprensivi Giudici di pace, con ottime probabilità di farla franca in barba alla polizia. In questo modo il passo avanti fatto con la legge sull’Omicidio stradale sarà in larga parte vanificato.”
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Fonte: hdblog.it