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Frigorifero e cibo: errori di conservazione e come evitarli
Una corretta conservazione degli alimenti in frigorifero consente di mantenere tutte le proprietà organolettiche intatte, oltre a ottimizzare gli spazi e a evitare inutili sprechi.
Spesso però si ricorre all’utilizzo del frigo anche per tutti quei cibi che, normalmente, non avrebbero bisogno delle basse temperature compiendo in questo modo dei piccoli disastri in cucina.
Il pane, re incontrastato della tavola, non andrebbe mai conservato all’interno di un luogo freddo e tendente all’umidità come il frigorifero; infatti, trasformandosi rapidamente da umido a secco e duro, diventa immangiabile già dopo poche ore. Diversa è invece la questione delle uova, troppo spesso confusa: è corretto riporle in frigo ma non sfuse, per evitare la contaminazione di altri alimenti conservati, e possibilmente nella loro confezione. In questo caso, meglio fare attenzione a non rompere la catena del freddo che, tra gli altri problemi, potrebbe far crescere la carica microbica sul guscio attraverso la condensazione dell’acqua sul guscio.
È poi importante analizzare la tipologia di alimenti da conservare: aglio e cipolla, su tutti, possono essere conservati in frigo solo dopo una volta tagliati e solo in appositi contenitori che evitano la fuoriuscita di odori sgradevoli in grado di alterare il sapore degli altri alimenti. In più, per una conservazione a lungo termine dell’alimento intatto meglio ricorrere a un luogo fresco e areato in modo da evitare la formazione di muffe che lo renderebbe invece inutilizzabile.
Lo stesso discorso vale, in linea di massima, anche per alcuni tipi di frutta e ortaggi: una volta tagliate mele, banane, arance, anguria e così via proseguono la loro vita più a lungo al fresco del frigo, evitando ossidazione a inacidimento e la conseguente perdita o mancata attivazione delle proprietà nutritive. Lo stesso vale per i pomodori, che da tagliati e conditi vanno riposti in un contenitore possibilmente coperto mentre da integri tendono solo a indurire a discapito del gusto naturale, la zucca che predilige una conservazione in luoghi ventilati e asciutti, praticamente l’opposto dei ripiani del frigorifero, e le patate, adatte solo se già cucinate e pronte per il consumo. Anche in questo caso, il concetto di “luogo fresco e asciutto” è da tenere sempre a mente.
Ultimi ma non meno importanti sono caffè e cioccolata, spesso riposti in frigo spinti dalla credenza che si conservino meglio; riporre questi alimenti in frigo può essere una soluzione accettabile solo in estate, quando il caldo rischia di far irrancidire il primo e sciogliere inesorabilmente il secondo. C’è una soluzione, però: se per il primo sarebbe opportuno acquistarne piccole dosi da tenere in contenitori rigorosamente ermetici (un caffè aromatizzato all’aglio non è proprio un gusto tra i più piacevoli), in modo da non dover ricorrere alle basse temperature che ne bloccano gli aromi, per il secondo è opportuno – e lapalissiano – ricorrere alla consumazione subito dopo l’acquisto evitando di consumare un prodotto dal sapore sensibilmente diverso da quello che ci si aspetterebbe da un cioccolato di qualità.
Fonte: ilgiornale.it
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WhatsApp, finta applicazione scaricata un milione di volte su Android
E’ stata scaricata oltre un milione di volte prima che Google la rimuovesse. I proprietari di dispositivi Android credevano si trattasse dell’applicazione WhatsApp, invece era una versione fasulla, un ricettacolo di pubblicità capace di indirizzare l’utente verso siti pericolosi su cui si rischia di scaricare virus e altri tipi di malware.
Secondo quanto riferito dal sito The Hacker News, l’applicazione falsa è apparsa come molto simile all’originale: si chiama “Update WhatsApp Messenger” ed è stata pubblicata da “WhatsApp Inc.”, lo stesso nome dello sviluppatore della app originale. L’unica differenza è uno spazio bianco alla fine del nome, invisibile agli utenti.
La fake app è stata pubblicata sul Google Play Store giovedì 2 novembre, ed eliminata il giorno seguente. Non è la prima volta che i cybercriminali provano a sfruttare la popolarità di alcune app creandone una versione fake. Agli inizi di ottobre l’esperto di sicurezza Nikolaos Chrysaidos aveva messo in guardia su una versione fasulla di Messenger che era stata scaricata oltre 10 milioni di volte.
Fonte: tgcom24.mediaset.it