- Piano triennale Pa digitale in Gazzetta, dall’once only alla sicurezza e privacy by design
- Infortuni, Calderone: “2mila consulenti lavoro attivi per assistenza su sicurezza, sensibili al tema”
- Sicurezza sul lavoro, i carabinieri bloccano una ditta edile a Madonna di Campiglio
- L’importanza dell’etichettatura degli alimenti: tutto ciò che c’è da sapere
- Riconoscimento facciale, cosa succede a Clearview AI
- Cybersecurity, cosa cambierà con la Direttiva Nis 2 nell’Ue
- Sicurezza del lavoro: lo stato di fatto post Covid-19
- Sicurezza alimentare e revisione delle Indicazioni Geografiche al centro del Consiglio UE
- Lavoro nero e violazioni HACCP – 33mila € di sanzione a Dolianova
- Garante della privacy sanziona il ministero dell’Interno
- Efsa: relazione 2020 dell’Unione europea sui residui di antiparassitari negli alimenti
- Infortuni e malattie professionali: i dati del primo trimestre 2022
- Data Act e GDPR, prove tecniche di convivenza: novità e punti di contatto
- Tutto sull’HACCP: le regole che i ristoranti devono seguire per la sicurezza di clienti
- Ergonomia: conosciamo le novità della nuova UNI ISO 11228-1:2022
- Accessori di moda virtuali venduti agli avatar: Meta prepara l’ecommerce del suo metaverso
- Sicurezza sul lavoro, entro giugno 700 ispettori in più
- Sequestrati a Brescia 1.500 chili di tonno proveniente dalla Sicilia: violate norme di igiene e tracciabilità
- Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro, in arrivo un testo unico contro le morti: “In aula da fine maggio”
- Gamberi marci e cucine sporche: sequestrati 400kg di pesce nei ristoranti di Milano
Garante Privacy boccia ‘padre-madre’ su carta identità
Parere negativo del Garante per la Privacy sulla sostituzione dell’indicazione di «genitore 1» e «genitore 2» con «padre» e «madre» nei moduli per il rilascio della carta di identità elettronica per i figli minorenni. A sollevare la questione era stato il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il Viminale si era poi rivolto all’Autorità perché si pronunciasse sullo schema di decreto destinato a riformare la modulistica. Con il parere, datato 31 ottobre e pubblicato sul sito del Garante, l’Authority guidata da Antonello Soro ha rilevato diverse criticità. Immediata la replica del vicepremier: «Noi andiamo avanti, non esiste privacy che neghi il diritto ad un bimbo di avere una mamma e un papà».
Per quanto riguarda i profili di protezione dei dati personali, spiega il provvedimento del Garante, «la modifica in esame è suscettibile di introdurre, ex novo, profili di criticità nei casi in cui la richiesta della carta di identità, per un soggetto minore, è presentata da figure esercenti la responsabilità genitoriale che non siano esattamente riconducibili alla specificazione terminologica `padre´ o `madre´. Ciò, in particolare, nel caso in cui sia prevista la richiesta congiunta (l’assenso) di entrambi i genitori del minore (documento valido per l’espatrio)». Le ipotesi, spiega l’Autorità, sono quelle in cui la responsabilità genitoriale e la trascrizione nei registri dello stato civile dei figli seguono una sentenza di adozione in casi particolari, la trascrizione di atti di nascita formati all’estero, il riconoscimento in Italia di provvedimenti di adozione pronunciati all’estero, la rettifica di attribuzione del sesso, oppure quando a registrare sia direttamente il sindaco. In questi casi, il rilascio del documento «potrebbe essere impedito dall’ufficio – in violazione di legge – oppure, potrebbe essere subordinato a una dichiarazione non corrispondente alla realtà, da parte di uno degli esercenti la responsabilità genitoriale».
Fonte: ansa.it