- Calendario Corsi Videoconferenza Settembre – Ottobre 2024
- L’obbligo di impedire l’instaurarsi di prassi di lavoro non sicure
- L’obbligo di Vigilanza del Datore di Lavoro sul comportamento del Preposto
- Telemarketing, dal Garante sanzione di oltre 6 milioni di euro a Eni Plenitude Dei 747 contratti stipulati in una “settimana campione”, 657 sono arrivati da un contatto illecito
- Il tempo di cui l’RSPP deve disporre per poter svolgere i suoi compiti
- GDPR e intelligenza artificiale, il Report della task force europea su ChatGPT
- Concorsi della P.A.: online solo le graduatorie definitive dei vincitori Il Garante sanziona l’INPS per illecita diffusione di dati personali
- Calendario Corsi Videoconferenza Giugno – Luglio 2024
- Telemarketing: dal Garante Privacy sanzioni di 100mila euro a due gestori di energia Telefonate senza consenso e attivazione di contratti non richiesti
- Lavoro: Garante Privacy, il dipendente ha il diritto di accedere ai propri dati Sanzione di 20mila euro ad una banca
- GDPR: L’ importante ruolo del “Referente privacy”
- Pa: trasparenza siti, il Garante Privacy chiede più tutele per i dati personali
- Dossier sanitario: il Garante Privacy sanziona una Asl
- Quando il preposto è ritenuto responsabile dell’infortunio accaduto a un lavoratore
- Trasporti: Garante Privacy, più tutele per i dati degli abbonati Sanzionata un’azienda che aveva raccolto consensi marketing non validi
- Trasporti: Garante Privacy, più tutele per i dati degli abbonati Sanzionata un’azienda che aveva raccolto consensi marketing non validi
- Rischio chimico: chi ha la responsabilità della compilazione delle SDS?
- Gli infortuni nel settore industria e servizi nel 2022
- Sulla responsabilità per infortuni presso macchine non conformi
- Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: un manuale per la prevenzione
Password: nel 2017 “Star Wars” tra le preferite, prima new entry “letmein”![](https://wps-group.it/wp-content/uploads/2017/12/password.png)
Nel 2017 tra le password più gettonate figura Star Wars. Con l’arrivo nelle sale cinematografiche dell’ottavo film della saga di Guerre stellari, “Gli ultimi Jedi”, il titolo è diventato molto popolare nella scelta degli internauti, che hanno così semplificato la vita a ladri di identità e cybercriminali.
.Nell’elenco realizzato dalla società SplashData, che ha preso in esame oltre cinque milioni di password svelate quest’anno in Usa ed Europa occidentale, “starwars” è in sedicesima posizione. Ai primi due posti ci sono le due parole chiave che per i pirati informatici sono una vera manna: 123456 e password.
Quando c’è da scegliere una combinazione segreta per proteggere e-mail, conto bancario, foto private e documenti seri, gli internauti non brillano certo per fantasia. I numeri, ad esempio, vanno molto di moda. Scorrendo la classifica si trovano “12345678” al terzo posto, “12345” al quinto, “123456789” al sesto e così via. C’è poi chi pensa di essere furbo e usa le parole più comuni, ma ritoccate con semplici stratagemmi come lo zero al posto della O in password, trovata che si piazza al diciannovesimo posto tra le combinazioni più usate.
Le password a rischio – “Gli hacker conoscono i vostri trucchi – avverte il Ceo di SplashData, Morgan Slain -. La semplice modifica di una password facile da indovinare non la rende sicura”. Tra le “new entry”, comprese tra le cento più abusate e quindi più rischiose troviamo al primo posto “letmein” (fammi entrare), in settima posizione nella classifica generale, seguita da “iloveyou” (ti amo) in decima.
Nella classifica delle password che peggio proteggono i nostri account, il primo sport che si trova è il football, che conquista il nono posto. La prima squadra sono i Lakers e il primo e unico giocatore è l’ex cestista Michael Jordan, ricordato nella parola chiave “jordan23” (23 era il numero di maglia).
Harley e Robert – Tra i mezzi di trasporto quello più utilizzato è la Harley, e su quattro ruote la Ferrari, che batte la Mercedes. Il primo cibo, invece, è il formaggio. Molto presenti nella classifica, dove non mancano parolacce e parti anatomiche, anche i nomi di battesimo, tra cui il più digitato è Robert. Tutte scelte che non sono per niente sicure. “Gli hacker – spiega Slain – usano termini comuni come quelli dello sport per entrare negli account: sanno che la gente vi fa spesso ricorso perchè sono parole facili da ricordare”.
Fonte: tgcom24.mediaset.it