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Sicurezza sul lavoro, incontro sindacati-Draghi: “Sospensione per chi viola le norme, fermare la strage” | Premier: “Fissato un metodo”
Il governo ha annunciato l’intenzione di intervenire con un decreto per la sospensione dei posti del lavoro in caso di violazioni delle regole di sicurezza, “per dare la possibilità all’azienda di mettersi a norma”. Lo hanno riferito i sindacati al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con il premier Mario Draghi, annunciando “un patto” con istituzioni e imprese “per fermare la strage sui luoghi di lavoro”.
“Un atto di responsabilità collettiva” – Cgil, Cisl e Uil hanno proposto un “atto di responsabilità collettiva” a governo, istituzioni, Conferenza Stato-Regioni, enti preposti e associazioni imprenditoriali. L’obiettivo è definire “in maniera chiara obiettivi, interventi, misure di tutela da porre in essere in coerenza con la strategia quinquennale europea, allineandosi al modello comunitario”.
Una banca dati unica – “Abbiamo parlato con il premier e con i ministri Orlando e Brunetta dei temi della sicurezza sul lavoro e abbiamo condiviso la necessita’ di combattere questa strage continua”, ha affermato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. “Alcune decisioni sono state prese stasera altre arriveranno nei prossimi giorni. Si è deciso di costruire una banca data centrale per gli infortuni che al momento non esiste e questo è un problema anche per le sanzioni”.
Draghi: “Intesa sulla sicurezza, fissato un metodo” – “E’ stato un incontro molto utile per fissare un metodo di lavoro”, ha invece osservato il presidente del Consiglio Mario Draghi, sottolineando: “C’è intesa su questi temi, in materia di tutela della sicurezza e della salute sul posto di
lavoro”.
I punti fermi dei sindacati – Secondo i sindacati, occorre intervenire su alcune direttrici: finanziare il programma pluriennale con finanziamenti mirati del Pnrr e dei fondi europei e nazionali per la coesione; concedere finanziamenti alle imprese condizionati a requisiti di legalità, applicazione dei contratti e piena garanzia delle tutele su salute e sicurezza; varare il modello della qualificazione delle imprese e della patente a punti per determinare l’accesso alle gare di appalto, in particolare quelle pubbliche. E’ necessario inoltre investire, tramite l’Inail, risorse sulla ricerca per accrescere la conoscenza della dimensione del fenomeno infortuni e malattie professionali e introdurre l’obbligo di formazione per i datori di lavoro e per tutti coloro che intendono avviare un’attività lavorativa.
Landini: “Dal governo prime risposte importanti, altri incontri” – Sono arrivate le “prime risposte importanti” dal governo, con “l’impegno nei prossimi giorni ad ulteriori convocazioni per entrare nel merito delle altre questioni”, ha invece commentato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Anche sugli investimenti del Pnrr “c’è l’impegno a convocare un altro incontro che porti alla definizione di un Protocollo con le parti”.
“Con Draghi nessun cenno al salario minimo” – “Non si e’ parlato del salario minimo”, ha poi aggiunto Landini. “All’ordine del giorno c’erano i temiì salute e sicurezza. Se fosse stato per il governo, avremmo discusso solo di quello. Poi noi abbiamo posto altri temi. Ma dal governo non si è fatto cenno al salario minimo”.
Manovra, Nadef in Cdm mercoledì – Intanto si è ufficialmente aperto il cantiere della Manovra, con Mario Draghi che ha convocato i ministri a Palazzo Chigi anche per condividere l’impostazione della politica economica che il governo si appresta a disegnare con la Nadef. Quest’ultima approderà in Consiglio dei ministri mercoledì e martedì sarà oggetto della cabina di regia organizzata a Palazzo Chigi.
Fonte: tgcom24.mediaset.it