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Attenzione, lotti di ricotta di pecora contaminati da Listeria
Dalle uova al fipronil alla ricotta pecorina contaminata dal batterio della listeria. Insomma questo agosto e l’ inizio di settembre sono segnati da scandali alimentari di vario titolo. In riferimento a quest’ultimo caso, il ministero della Salute ha richiamato alcuni lotti di ricotta di pecora in quanto potrebbero risultare contaminati dal batterio Listeria monocytogenes. Nello specifico i lotti interessati riguardano la ricotta pecorina Oro Brand prodotta dall’azienda sarda In.ca.s., situata in piazza San Sebastiano a Ozieri, comune della provincia di Sassari in Sardegna.
Ricotta pecorina e rischio listeria: i lotti interessati
Sono tre i tipi di prodotti interessati dal richiamo che presentano scadenze diverse: la ricotta di pecora [VIDEO] che scade tra il 14 ottobre del 2017 e il 7 novembre dello stesso anno, la ricotta pecorina da 2,9 chili Oro brand che scade tra il 7 gennaio del 2018 e il 15 gennaio e infine la ricotta pecorina al forno Oro brand che invece reca la scadenza al 29 dicembre del 2018. L’estensione del richiamo da parte del Ministero della Salute anche al prodotto cotto (il batterio della listeria è ucciso dal calore), è dettato quindi da ragioni di prudenza. In ogni caso il Ministero della Salute in ragione di questo rischio di contaminazione, nel caso il prodotto sia stato già acquistato, invita i consumatori a restituirlo al punto vendita dove è avvenuto l’acquisto. Quindi se lo avete già comprato potete portarlo indietro per ottenere un cambio o un rimborso. Ma cos’è lalisteriosi e quali rischi comporta per la salute?
Listeria: cos’è e rischi per l’organismo umano
La listeria detta anche listeriosi, è una tossinfezione alimentarecausata dal batterio Listeria monocytogenes. Trattandosi di un agente patogeno che si ritrova nel terreno e nell’acqua, è facile quindi che possa contaminare sia gli ortaggi che le verdure. Il batterio responsabile di questa malattia inoltre può andare a contaminare anche le verdure crude, le carni non cotte a sufficienza, e o i prodotti caseari ottenuti con latte non pastorizzato. Difatti la pastorizzazione e la cottura eliminano gran parte dei batteri. La listeria si può presentare in due forme distinte: una tipica che si manifesta entro poche ore dall’ingestione del cibo contaminato, tramite diarrea (che è il sintomo principale) e una più grave e invasiva che dall’intestino passa nel sangue per poi diffondersi al resto dell’organismo, giungendo fino al sistema nervoso. In questa seconda forma si possono sviluppare quindi encefaliti e meningiti, oltre che sepsi. I sintomi provocati dalla listeria sono molto simili a quelli di altre tossinfezioni alimentari: nausea, febbre, diarrea e dolori muscolari. Quando invece l’infezione si diffonde al sistema nervoso possono presentarsi irrigidimenti del collo, emicranie e perdita dell’equilibrio. Il trattamento consiste nella somministrazione di una terapia antibiotica sia per gli adulti che per i bambini.
Fonte: blastingnews.com