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Da privacy a shopping, rischi da speaker
Gli speaker da salotto come Amazon Echo e Google Home nascono per semplificare la vita, come una sorta di maggiordomi, ma rappresentano anche un rischio per chi se li mette in casa. Il pericolo più serio, spiegano gli esperti di sicurezza di Symantec in vista degli acquisti legati al Black Friday, è che un hacker nel prenda il controllo. Ma preoccupazioni ci sono anche per la privacy e per lo shopping online non voluto.
Come per tutti i dispositivi connessi a internet, osserva Symantec, c’è il rischio che hacker infettino lo speaker e ne prendano il controllo. Per questo occorre evitare di usare gli assistenti virtuali degli altoparlanti per ricordare password o dati relativi alla carta di credito. Così come va evitato di collegare lo speaker alla chiave elettronica di casa: un ladro dietro la porta potrebbe entrare semplicemente pronunciando “apri la porta”. Gli altoparlanti, e specialmente Echo di Amazon, sono pensati anche per velocizzare lo shopping online.
Ciò significa che chiunque sia in casa potrebbe fare un acquisto con un comando vocale. La cronaca ha già reso noti casi di bimbi che hanno comprato giocattoli chiedendoli all’assistente Alexa.
Per evitarlo si può disattivare la funzione shopping del dispositivo, impostare una password o fare in modo che lo speaker riconosca solo la voce del proprietario.
Uno dei timori più sentiti è quello relativo alla privacy, visto che lo speaker è costantemente in ascolto e registra quando gli si parla. Gli esperti consigliano di proteggere l’account collegato all’altoparlante con una password forte e l’autenticazione a due fattori (poiché chiunque riuscisse ad averne accesso potrebbe ascoltare quel che si dice in casa), e di cancellare di tanto in tanto le registrazioni.
Fonte: ansa.it