- Calendario Corsi Videoconferenza Novembre – Dicembre 2025
- Il rilascio degli attestati di formazione: è un diritto dei lavoratori
- Calendario Corsi Videoconferenza Settembre – Ottobre 2025
- Chiusura estiva uffici WPS Group
- Calendario Corsi Videoconferenza Giugno – Luglio 2025
- Calendario Corsi Videoconferenza Maggio – Giugno 2025
- Nuova classificazione codici ATECO 2025
- Calendario Corsi Videoconferenza Marzo – Aprile 2025
- Calendario Corsi Videoconferenza Gennaio – Febbraio 2025
- Telemarketing: dal Garante sanzione di 670mila euro a fornitore di luce e gas
- Garante Privacy: sì al Codice di condotta per i produttori di software gestionali
- Concorsi PA, dal Garante Privacy 50mila euro di sanzione a INPS Diffusi i dati personali di oltre 5mila partecipanti
- Telemarketing: il Garante Privacy sanziona Sky Italia Oltre 840mila euro per consensi e informative non in regola
- Data breach, Garante Privacy sanziona Postel per 900mila euro Una vulnerabilità, nota da tempo, ha reso inadeguate le misure di sicurezza e agevolato l’attacco
- Garante: stop al software che accede all’email del dipendente Sanzione di 80mila euro a un’azienda che effettuava i backup durante il rapporto di lavoro
- Calendario Corsi Videoconferenza Novembre – Dicembre 2024
- Le prime indicazioni dell’Ispettorato sulla patente a crediti
- D.lgs. resilienza dei soggetti critici, ok del Garante ma più tutele per la privacy
- Dal Garante Privacy sanzione di 5mln di euro a un fornitore di luce e gas Agenti porta a porta attivavano contratti non richiesti a clienti ignari
- Calendario Corsi Videoconferenza Settembre – Ottobre 2024
Google contro le fake news, stop a siti che nascondono l’origine
Nel prossimo futuro un sito di origine russa che ad esempio prova a presentarsi come un sito di informazione americano non apparirà più nelle ricerche di notizie di Google. Va in questa direzione l’ultima misura adottata dalla compagnia californiana nell’ambito della guerra alle fake news.
Il colosso web ha deciso di bloccare dai risultatati del suo motore di ricerca per le notizie online i siti e le pagine d’informazione che mascherano il loro Paese d’origine o che intenzionalmente ingannano i lettori. La mossa servirebbe a contrastare casi come quello della Internet Research Agency, l’agenzia russa al centro dello scandalo delle presunte interferenze del Cremlino nelle presidenziali americane. Secondo quanto riportato da Bloomberg la “fabbrica di troll” sarebbe anche dietro dozzine di account Twitter che si spacciavano per fonti americane.
La novità è contenuta in un aggiornamento fatto da Big G nel weekend alle linee guida che i siti web devono rispettare per essere presenti in Google News, la sezione del motore web dedicata all’informazione. Ora la compagnia prevede che i siti di notizie “non devono rappresentare in modo fuorviante, travisare o nascondere informazioni sulla proprietà o sulla finalità principale e non devono intraprendere attività coordinate allo scopo di ingannare gli utenti”. Come esempio Google cita “i siti che rappresentano in modo ingannevole o nascondono il proprio Paese di origine e sono rivolti agli utenti di un altro Paese sulla base di false premesse”.
Fonte: repubblica.it





