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Sicurezza alimentare, la Ue risponde a Pedicini su riso Basmati importato in Europa
“Il riso Basmati che viene importato in Italia e in Europa è sottoposto a controlli che garantiscono la sicurezza dei consumatori”. È questa, in estrema sintesi, la risposta che la Commissione europea ha dato ad un’interrogazione presentata ad aprile scorso dall’eurodeputato Piernicola Pedicini.
Nell’interrogazione, veniva chiesto alla Commissione di spiegare su quali basi scientifiche la Ue ammette il consumo di riso Basmati importato, contenente il fungicida triciclazolo non autorizzato in Europa e che potrebbe essere pericoloso per la salute dei consumatori.
“Nell’Ue – ha scritto la Commissione nella risposta integrale – il triciclazolo non è approvato per l’uso su nessuna coltura. Il livello massimo di residui (Lmr) per il triciclazolo nel riso è stato pertanto abbassato al limite di determinazione ed è divenuto applicabile a tutto il riso il 30 giugno 2017 (per il Basmati 30 dicembre 2017)”.
“Il livello massimo di residui (Lmr) in vigore – ha aggiunto la Commissione – garantisce che il riso Basmati sia sicuro per i consumatori. Tale riso, proveniente da paesi terzi che superi l’Lmr suddetto, non può essere importato nell’Unione. Alle frontiere dell’Ue sono attuate pertinenti procedure di controllo per garantire l’applicazione del divieto”.
Nell’interrogazione Pedicini aveva anche chiesto alla Commissione di far sapere se non ritenesse che l’introduzione nel mercato unico di riso a dazio zero, da paesi con bassi standard di tutela dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, incrementerà ulteriormente le difficoltà dei produttori di riso italiani e europei di competere sul mercato.
Su questi aspetti, la Commissione Ue ha risposto spiegando che “per quanto riguarda le importazioni di riso semigreggio, dal 2004 l’Ue ha concesso l’accesso in esenzione da dazi a nove varietà di riso Basmati. Da allora, grazie ai normali progressi nel settore agronomico, sono state sviluppate altre varietà di riso Basmati e l’India ha chiesto all’Ue di ampliare l’elenco di quelle che godono dell’accesso all’Ue in esenzione da dazi. Durante il quattordicesimo vertice Ue-India, tenutosi a Nuova Delhi il 6 ottobre 2017, l’Ue si è impegnata ad avviare la procedura per garantire l’accesso in esenzione da dazi ad alcune varietà aggiuntive di riso Basmati semigreggio, seguendo una procedura specifica nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del commercio”.
“La modifica della concessione tariffaria – ha concluso la Commissione – non dovrebbe arrecare danno alla produzione di riso nell’Ue poiché il riso Basmati non viene prodotto nell’Ue e costituisce un diverso segmento di mercato; è inoltre improbabile che causi un notevole aumento delle importazioni, dal momento che il principale effetto previsto è una sostituzione delle vecchie varietà con le nuove”.
Fonte: insalutenews.it