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Usa, compagnie di volo vietano i trolley intelligenti a bordo: batterie a rischio

 ALLARME smart bag negli aeroporti statunitensi. Le valigie intelligenti, quelle dotate di sensori Gps per essere rintracciate, sono spesso equipaggiate anche con batterie agli ioni di litio (Li-ion) utilizzate sia per alimentare le funzionalità proposte che come sorgente per ricaricare i propri gadget. Molto utile quando si è in viaggio. “Saranno un regalo di Natale molto popolare quest’anno – ha scritto American Airlines – tuttavia le batterie dei trolley possono costituire un rischio quando caricate nella stiva degli aeromobili”.

Alcuni modelli come Travelmate sfoggiano addirittura un motorino elettrico che consente di seguire il proprietario o altri sistemi come lucchetti elettronici e bilancia integrata. Tutti aspetti che richiedono energia, fornita dai power bank incorporati nella struttura della valigia intelligente. Come accaduto con lo sfortunato caso del Galaxy Note 7 di Samsung, le compagnie aeree sono ora preoccupate che qualcosa di simile a quanto è talvolta successo con il phablet sudcoreano – surriscaldamento o incendio, che per giunta nella stiva sarebbe più complesso da individuare – possa accadere anche con questi oggetti.

Per questo i vettori hanno iniziato a fornire indicazioni specifiche. American è stato il primo: venerdì scorso ha annunciato una nuova policy secondo cui i passeggeri devono rimuovere, dove possibile, le batterie dagli smart luggage se devono imbarcarlo in stiva. Se invece lo portano in cabina, non è necessario, a patto che la valigia sia in qualche modo disattivata. Anche Delta e Alaska Airlines hanno diffuso simili indicazioni, che entreranno in vigore dal prossimo 15 gennaio.

Il punto è sempre lo stesso: rimuovere le batterie. Negli ultimi due casi, cioè Delta e Alaska, anche per i bagagli a mano destinati alla cabina. Arriveranno presto anche le istruzioni di United e Southwest Airlines. Così, ben presto, l’80% del traffico statunitense sarà di fatto interessato da questa nuova politica che, anche in vista delle vacanze e del prossimo anno, pure i turisti provenienti dall’Europa devono iniziare a tenere presente.

Il problema è che in molti modelli, come nel popolare Bluesmart ma anche Away, Barracuda o Samsonite, la batteria non può essere rimossa. La palla passa dunque ai produttori, che dovranno dimostrare alle compagnie come i loro trolley smart non siano pericolosi né infiammabili. Altrimenti le migliaia di pezzi venduti saranno inservibili per viaggiare e le aziende dovranno progettare nuovi modelli che consentano la separazione delle batterie. Sarà dura: secondo la Federal Aviation Administration le indicazioni delle compagnie “sono in linea con le indicazioni dell’agenzia federale, cioè di non trasportare batterie agli ioni di litio nella stiva” ha spiegato una portavoce.


Fonte: repubblica.it

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