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Trasformazione digitale, cloud e sicurezza il focus dei CEO
Se la trasformazione digitale, e il suo corollario del cloud, è uno dei temi salienti del momento, non per questo non esistono problemi. In sostanza, si è in presenza di una rosa con ancora numerose spine e tra queste, si evince da uno studio realizzata da Economist Intelligence Unit sui CEO di paesi di cinque continenti e commissionato da BT, due sono quelli che emergono: le carenze tecnologiche e i timori per la sicurezza.
La realtà risiede spesso nei numeri e anche in questo caso sono abbastanza chiari. Circa il quaranta per cento dei CEO pone la digital transformation alla cima delle necessità a livello di board e poco meno di un quarto è impegnato nel pilotare i programmi aziendali avviati a tal fine.
Gli obiettivi da raggiungere, esaminati in maggior dettaglio nel numero di settembre di Cloud&Business, sono una maggior efficienza operativa, miglioramento del servizio clienti, innovazione futura e sicurezza, tutti aspetti ritenuti un differenziale chiave al fine di aver successo sul mercato.
Allo stesso tempo i manager evidenziano anche come una maggiore integrazione, affidabilità, sicurezza ed efficienza di costo siano gli elementi necessari e più importanti per realizzare quell’infrastruttura che sarà alla base del business digitale del futuro.
Quando si tratta però di soddisfare le proprie ambizioni digitali, più di un quarto dei CEO considera la sicurezza come fattore chiave di differenziazione. Questa visione è prevalente specie nei settori rivolti al consumer, e cresce non sorprendentemente fino a quasi il 50 per cento per i CEO che operano nel settore dei servizi finanziari.
Le esigenze di sicurezza (vedere in proposito Cloud&Business di settembre) stanno spingendo le aziende del settore sicurezza a proporre soluzioni sempre più performanti ed evolute.
Tra queste, Forcepoint ha ad esempio rafforzato il portfolio di sicurezza in cloud mettendo a disposizione dei team IT nuovi controlli comportamentali che permettono di semplificare la protezione di dipendenti, dati aziendali critici e proprietà intellettuale.
Le nuove funzionalità, disponibili in Forcepoint CASB, Forcepoint Web Security e Forcepoint Email Security, abilitano, ha spiegato l’azienda, il ricorso al Cloud come motore per lo sviluppo del proprio business in modo sicuro e affidabile.
Da parte sua, Fortinet, altra società attiva nello sviluppo di soluzioni di cybersecurity ad alte prestazioni, ha invece annunciato la disponibilità della sua soluzione di sicurezza FortiGate Virtual Machine (VM) per i clienti di VMware Cloud on AWS.
In pratica, FortiGate VM è una soluzione che ha l’obiettivo di permettere agli utilizzatori di VMware Cloud on AWS di estendere un proprio cloud privato VMware al public cloud, con la possibilità di connettività site-to-site, una segmentazione cross-cloud e la definizione di policy di sicurezza che risultino coerenti per i diversi cloud coinvolti nella realizzazione del cloud ibrido che ne deriva.
Rivolta alle PMI è invece XGen Security, una soluzione recentemente introdotta sul mercato da Trend Micro. Si tratta di un insieme di tecniche intergenerazionali di difesa che include una miscela di tecniche di difesa dalle minacce avanzate e che applica in maniera intelligente la tecnologia più adatta e nel momento che serve, evolvendo e imparando progressivamente.
Tramite il machine learning analizza i file sia prima che durante la loro esecuzione in modo da ridurre i falsi positivi. Tutte le capacità sono alimentate dalla Trend Micro Smart Protection Network, l’intelligence globale sulle minacce cloud-based che fornisce aggiornamenti di risposta rapidi nel momento in cui una nuova minaccia viene rilevata in modo da consentire una protezione più veloce.
Se i CEO hanno problemi e timori per quanto concerne la sicurezza non si può certo dire che questi non sano all’attenzione degli operatori del settore.
Fonte:tomshw.it