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Instagram, pubblicati i dati di milioni di influencer. Chtrbox si difende
Non si fa attendere la risposta di Chtrbox, la società indiana accusata di aver reso pubblici e accessibili a tutti i dati personali di milioni di influencer. Il comunicato è stato affidato a Neowin, che riporta:
“I report sul leak di dati privati non sono corretti. Un database specifico per un numero limitato di influencer è stato esposto inavvertitamente per circa 72 ore. Questo database non includeva nessun dato personale sensibile e conteneva solamente informazioni disponibili di pubblico dominio, o auto-segnalate dagli influencer. Vorremmo inoltre affermare che nessun dato personale è stato ottenuto attraverso mezzi non etici da Chtrbox. Il nostro database viene utilizzato unicamente per ricerche interne, non abbiamo mai venduto dati personali o il nostro database, e non abbiamo mai acquistato dati hackerati provenienti da breach di piattaforme di social media.”
Ancora un altro caso di violazione dei dati, e ancora una volta nella galassia di servizi riconducibili a Facebook. Nonostante il rinnovato impegno sulla privacy (abbiamo approfondito l’argomento nel nostro #prospettive), oggi tocca ad Instagram, piattaforma social ormai considerata imprescindibile da celebrità e influencer per rimanere quotidianamente sulla cresta dell’onda e per trarre profitto da ogni post pubblicato.
Il ricercatore Anurag Sen ha scoperto un database ospitato da AWS sprovvisto di qualsiasi tipo di protezione – dunque pubblico e facilmente accessibile da chiunque – contenente i dati di 49 milioni di personaggi (più o meno) famosi, tra cui, appunto, influencer, celebrità e account aziendali. Per ciascuno di questi era possibile visualizzarne le informazioni personali (biografia, immagine del profilo), il numero di follower, la posizione geografica, nonché la mail utilizzata per l’iscrizione al social e il numero di telefono.
Dopo una ricerca condotta in collaborazione con TechCrunch, si è scoperto che il proprietario di questo prezioso database è Chtrbox, società indiana di social media marketing che paga gli influencer per pubblicare contenuti sponsorizzati sui loro account sulla base del numero di follower, dei “mi piace” e di altri parametri che attestano il livello di popolarità e visibilità del personaggio.
Dopo aver messo il database offline, Chtrbox ha preferito non rispondere alle domande, tutte ovviamente di questo tono: come mai ha a disposizione dati privati di milioni di persone?
Facebook sta ancora lavorando per risolvere il caso delle password di milioni di utenti salvate in chiaro per anni. Forse (anche) per questo motivo, non ha perso tempo nel commentare la vicenda:
“Stiamo studiando la situazione per capire se i dati descritti – incluse le mail e i numeri di telefono – provenissero da Instagram o da altre fonti. Stiamo anche interrogando Chtrbox per capire da dove provengano questi dati e come siano diventati disponibili pubblicamente.”
Fonte: hdblog.it