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Privacy online, il fondatore del browser Opera cita Orwell: “siamo tutti controllati”
Il fondatore del browser Opera Jon von Tetzchner ha ufficialmente manifestato la sua preoccupazione in merito alla mancanza di tutela della privacy online. L’imprenditore – ora a capo del progetto Vivaldi – è intervenuto in occasione del Web Summit in corso a Lisbona, esprimendo il suo personale punto di vista su una questione spinosa oggetto di dibattito da lungo tempo e che riguarda da vicino tutti gli internauti.
Secondo von Tetzchner, la raccolta di dati da parte delle società tecnologiche (Google e Facebook in primis) mette a rischio la riservatezza della vita degli utenti in un contesto orwelliano (1984) in cui “tutti vengono seguiti e le informazioni di tutti vengono raccolte”. La non consapevolezza della mole dei dati raccolti viene definita dallo stesso von Tetzchner “una tempesta perfetta di un’idea davvero cattiva”: (anche) per questo motivo è stato sviluppato Vivaldi, web browser che fa della protezione della privacy degli utenti uno dei suoi principali punti di forza: il non tracciamento delle ricerche effettuate ed i continui miglioramenti suggeriti direttamente dalla community hanno portato il browser a contare su un milione di utenti e a lanciare – a breve – anche la versione mobile.
Fonte: hdblog.it